Sistemazione di Piazza Volta
Como
2014
Concorso
progetto architettonico: Quattroassociati
p-1407
Vista aerea
Vista di Piazza Jasca
Artificio e natura
Se i due termini nel passato indicavano due diverse realtà, una artificiale, modificata continuamente dall’azione dell’uomo per i propri scopi e l’altra naturale, originaria e fenomenica, che da sempre ha definito le condizioni del nostro agire, oramai, dalla rivoluzione industriale in poi, i due termini non rappresentano più ambiti e condizioni alternativi.
Natura e artificio si sono amalgamati ed hanno generato nuove relazioni tra ambiente e uomo, su cui si è strutturata la realtà contemporanea. L’azione costruttiva dell’uomo, del suo ‘fare arte’, ha prodotto una natura artificiale, che ha determinato le condizioni e i caratteri morfologici e identitari del nostro ambiente.
L’artificiale e il naturale, nella loro incessante contaminazione e ibridazione, hanno dato origine a nuovi materiali, nuove forme, nuove condizioni di esistenza della nostra realtà.
L’interazione fra biologia, botanica ed ecologia hanno inoltre introdotto un nuovo modo di operare attraverso un approccio conoscitivo più olistico e trasversale. In ogni campo si cerca di realizzare prodotti che abbiano una propria organicità strutturale, il cui principio creativo superi la pura e semplice ricerca della forma a se stante.
Nel nostro caso specifico, ciò significa non immaginare un disegno chiuso, delimitato nella definizione della forma da regole metafisiche, metriche e canoni ma una struttura globale, un’artefatta naturalità dotata di un principio formativo evolutivo. Si tratta di introdurre un approccio formativo che accomuni le cose e gli elementi, l’oggettualità e la naturalità, per organizzarli in un principio unitario, in una propria geografia
Piante e prospetti Piazza Jasca, Via Garibaldi e Via Rubini
Il valore della geografia
A Como il valore di questa “geografia” così definita ha una forza espressiva esemplare. Il carattere e la dimensione morfologica del paesaggio così come noi lo percepiamo oggi, la sua orografia generale con la presenza dei rilievi montuosi e la relazione con il piano-orizzonte-acqua del lago, hanno generato un’identità particolare del luogo che ha accentuato la dialettica tra artificiale e naturale, per cui artefatto e natura hanno originato nuove forme di coesistenza e nuove morfologie.
La città murata rappresenta, nell’insediamento urbano generale, un blocco edilizio compatto che morfologicamente occupa il piano della convalle centrale e dove le relazioni con gli elementi naturali, lago e monti, sono principalmente solo percettive, quasi osservate a distanza e non inclusive.Per contro invece all’esterno delle mura, lungo le sponde del lago e nelle altre convalli, gli insediamenti hanno determinato la propria identità in relazione alle condizioni fisiche ed orografiche naturali, adottando logiche morfologiche specifiche, tali da definire una propria geografia insediativa unica, complessa e ricca di situazioni suggestive.
Il progetto per la valorizzazione dell’area di Piazza Volta, così come richiesto dal bando, non può essere solo inteso come riordino e sistemazione dei percorsi, ma apre al tema di come immaginare un intervento che, nel risolvere le problematiche funzionali e logistiche dell’area, esprima i caratteri e l’essenza della complessa struttura urbana, attraverso la consapevolezza che questa è il risultato del continuo rapporto di interazione tra artificiale e naturale.
Il progetto proposto vuole interpretare questa condizione e suggerire interazioni fra elementi diversi per generare nuove condizioni di spazi e di luoghi. La proposta fonda le sue scelte sulla definizione di un elemento che, nella sua morfologia, sintetizza il valore paradigmatico del principio insediativo nella dialettica artificiale-naturale del contesto geografico specifico.