Strada statale 341 “Gallaratese
Novara
2009
Insediamenti industriali, tessuti urbanizzati, frammenti naturali: è questo il contesto in cui è chiamata a inserirsi la nuova SS 341 “Gallaratese”. E’ il contesto ricorrente delle aree che segnano i bordi metropolitani delle nostre città, dove negli ultimi decenni si è stratificato, l’intero campionario dei processi di modernizzazione.
Davanti a un tale contesto, che sembra spesso non conoscere altre risposte se non l’aggiunta, come operare? Occorre far sì che le complicate e disordinate figure territoriali trovino una maggiore identità. E una nuova strada, anche a questo può servire: essere pensata in modo tale che diventi un “segno paesaggistico” per coloro che vivono lungo il suo percorso e uno “strumento scenografico” per quanti vi transitano. E’ in questo salto semantico che si colloca il contributo architettonico. Il compito dell’architettura non è “decorativo” in aggiunta alla struttura ingegneristica, ma più sostanziale, perché si pone l’obiettivo di far diventare il territorio un vero e proprio paesaggio. Da qui l’esigenza di ridare maggiore dignità all’accumulo caotico e rapsodico che scarica i bisogni funzionali delle infrastrutture sul territorio senza preoccuparsi di riscattarlo con la costruzione di forme di identità paesaggistiche.
Una chiara uniformità nel disegno delle strutture, negli elementi collinari degli svincoli e nello scavo in trincea, insieme alla ricorrenza cromatica negli elementi del manufatto stradale, trasmetteranno una maggiore uniformità all’intero territorio rafforzandone l’identità paesaggistica. Inoltre, allargando l’intervento ingegneristico al “disegno del suolo”, si qualificheranno quelli che oggi vengono vissuti come spazi residuali, tra i quali va annoverata la stessa insenatura naturalistica del Parco del Ticino, che comunica anch’essa un’immagine di casualità, ma che grazie alla nuova Parkway verrà meglio riconosciuta come una “pausa” verde nel territorio antropizzato.Le strategie che possono essere proposte per il futuro sviluppo del progetto architettonico, grazie all’andamento ondulato su diversi livelli del tracciato viabilistico, suggeriranno all’automobilista una visione “scenografica” del paesaggio della modernizzazione, percepito nella successione di brani territoriali in cui si alternano zone abitate e “pause” naturali.
Concorso Internazionale
committente: ANAS S.p.A.
progettazione architettonica: Quattroassociati
con: INCO S.p.A., Roma
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